Italy's scientists stand up for animal testing
“Italy’s scientists stand up for animal testing”
Articolo di Maria Paterlini su Nations – Research Europe
23 gennaio 2014
“Italy’s scientists stand up for animal testing”
Articolo di Maria Paterlini su Nations – Research Europe
23 gennaio 2014
“Animal rights fliers shock Italian researchers”
Articolo di Marta Paterlini pubblicato su Science/AAAS
9 gennaio 2014
“Quel che c’è da sapere sulla sperimentazione animale“
Articolo di Roberto Caminiti pubblicato su l’Unità – 02 gennaio 2014
“Stamina, fuori la verità“
Articolo di Maria Antonietta Farina Coscioni pubblicato su l’Unità – 30 dicembre 2013
“Il caso stamina. Il coraggio di fidarsi dei competenti“
Articolo di Mario Calabresi pubblicato su La Stampa – 29 dicembre 2013
Off limits? Italian law would bar the use of animals, such as laboratory mice, in research.
Scientists in Italy have petitioned lawmakers to revise a measure that sharply restricts the use of animals in scientific research. The controversial law, approved by the Italian Parliament in July, will soon go to the nation’s president for signature. It implements an E.U. directive on animal research, but critics say that Italian lawmakers added additional, damaging restrictions.
A group of scientists organized the petition, titled Save Animal Research, which was delivered to Italy’s Chamber of Deputies today. The effort collected 13,000 signatures in a few weeks. “An amazing number, if you consider the uneasy topic,” says Stefan Treue, director of the German Primate Center in Göttingen.
The Italian law would ban in 2017 the use of animals to study drug abuse research and xenotransplantation. It prohibits the breeding of dogs, cats, and nonhuman primates for scientific purposes, although the Health Ministry may authorize their use for basic research aimed at treating serious human and animal diseases. And it ends the use of animals in university science and medicine courses, with the exception of veterinary courses.
The petition, addressed to E.U. officials, declares that Italy’s restrictions violate E.U. rules prohibiting member nations from introducing more restrictive rules. “The European directive is fully compatible with the ethical respect for the animals and should have been incorporated in Italy without [additional] restrictions as in other European countries,” says Lamberto Maffei, president of Accademia dei Lincei (the Italian science academy). “Italy also risks severe sanctions from Brussels,” comments Roberto Caminiti, a physiologist at the University of Rome La Sapienza and chair of the Committee on Animals in Research for the Federation of European Neuroscience Societies.
The latest version of the decree gives drug abuse and xenotransplantation research a 3-year reprieve from the ban. “On one side this gives us some time,” says Caminiti, who believes that the moratorium is an attempt to appease scientists while winking at animal rights activists. On the other hand, the delay “could be a risk for many of us, who plan to apply for international grants that cover longer time projects,” adds Giuseppe Remuzzi, a kidney transplant researcher at the Mario Negri Institute for Pharmacological Research and president of the International Society of Nephrology.
According to Maffei, the scientific community should have worked harder to raise public awareness and opposition. “However, this is not the major problem,” he says. “Indeed, I point my finger to our shameful Parliament, incapable of recognizing the value of scientific research, thus setting our country toward a regressive trend.”
05 dicembre 2013
Fonte:Marta Paterlini, Science
“Thousands of Italian scientists protest strict limits on Animal Research”
Articolo di Maria Paterlini pubblicato su Science/AAAS
5 dicembre 2013.
Introduce
l’On. Maria Antonietta Farina Coscioni, già Segretario della Commissione Affari Sociali della XVI legislatura.
Interverranno
Dott. Gianni Betto (Direttore Centro di Ascolto dell’informazione radio-televisiva);
Prof. Roberto Caminiti (Professore di Fisiologia della Università Sapienza di Roma e Presidente del Comitato per l’uso degli animali della Federazione delle Società Europee di Neuroscienze (FENS-CARE);
Dott. Marco Cerrone (Sociologo della Comunicazione, Founder Piano Alto);
Sen. Emilia De Biasi (Presidente Commissione Igiene e Sanità del Senato);
Dott.sa Simonetta Di Pillo (Giornalista Tg5 Mediaset);
On. Mariastella Gelmini (Componente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radio-televisi, già Ministro dell’Università e della Ricerca);
Dott. Luca Landò (Direttore del quotidiano “L’Unità”);
Prof. Mario Morcellini (Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Università Sapienza di Roma);
Prof. Piergiorgio Strata, (Professor Emerito di Fisiologia Università di Torino).
Coordina i lavori
Valter Vecellio, Giornalista Tg2 RAI.
Nel corso del convegno è previsto l’intervento dell’On. Marco Pannella.
N:B: Per l’accredito, occorre inviare una mail entro martedì 3 dicembre p.v. con il proprio nome e cognome all’indirizzo: ma.
Roma, 25 novembre 2013
SPERIMENTAZIONE ANIMALE, CAMINITI E FARINA COSCIONI: APPELLO AL COMMISSARIO EUROPEO JANEZ POTOCNIK CON L’INVIO DI QUASI 13MILA FIRME DI SCIENZIATI, RICERCATORI, STUDENTI, CITTADINI ITALIANI PER CONSENTIRE IN ITALIA QUELLO CHE E’ PERMESSO NEL RESTO D’EUROPA, UNA LIBERA RICERCA PER AVANZARE LA CONOSCENZA E SCONFIGGERE MALATTIE A OGGI INGUARIBILI.
DICHIARAZIONE di ROBERTO CAMINITI Professore di Fisiologia della SAPIENZA e Presidente del Comitato per l’uso degli animali della Federazione delle Società Europee di Neuroscienze (FENS-CARE) e di MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI Presidente onorario della Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e
“Nel giro di pochissimi giorni, e senza che l’ iniziativa abbia trovato eco o udienza tra i grandi mezzi di comunicazione, grazie solo a un “tamtam” in una comunità scientifica, tra ricercatori sempre più allarmati per gli ostacoli che vengono frapposti al loro lavoro e cittadini preoccupati per le limitazioni imposte sempre più alla libertà di sperimentazione e ricerca, abbiamo raccolto oltre tredicimila adesioni che verranno consegnate a Janez Potocnik, Commissario Europeo all’Ambiente, il Direttorato che ha curato il lungo e infine condiviso processo che ha prodotto la nuova direttiva EU sull’uso degli animali nella ricerca scientifica.
Chiediamo “semplicemente” che l’Italia consenta e permetta quello che è consentito e permesso in tutti gli altri paesi dell’Unione Europea e che solo una sciagurata campagna frutto di pregiudizio e ignoranza contrabbanda come un qualcosa di inutile e di dannoso: la libertà di ricerca e la sperimentazione sugli animali, già oggi sottoposta a severi vincoli normativi, costituisce un irrinunciabile strumento di lotta contro gravissime malattie, al momento inguaribili, che affliggono migliaia di persone.
Chiediamo che l’Italia recepisca integralmente la direttiva europea. La moratoria di tre anni prevista per l’entrata in vigore degli articoli che la violano nella lettera e nella sostanza (divieto dell’uso degli animali per ricerche su sostanze d’abuso e xenotrapianti) costituisce un puerile escamotage e una palese manifestazione d’irresponsabilità di un ceto politico privo di coraggio e fantasia. Il divieto dell’uso dei primati non umani per la ricerca di base, oggi settore di assoluta eccellenza della ricerca in Italia, malcela l’assenza di un disegno strategico sulla scienza fondamentale nel nostro Paese.
Se il decreto legislativo all’esame al Consiglio dei Ministri verrà approvato migliaia di malati si troverebbero “senza rete” e verrebbero condannati, nel migliore dei casi, a “emigrare” in cerca di cure verso quei paesi dove la libertà di ricerca non è pregiudicata da campagne demagogiche e strumentali. I vincoli imposti alla ricerca di base incentiveranno ulteriormente la fuga dei cervelli, costretti anche loro a “emigrare” in paesi dove il loro lavoro è apprezzato e non ostacolato, con grave perdita e depauperamento per l’Italia, che già tanto poco investe in ricerca scientifica.
Il nostro è un appello alla ragionevolezza e al senso di solidarietà verso coloro che soffrono e hanno bisogno di aiuto e, al contempo, un richiamo al rispetto della Costituzione, che garantisce libertà di ricerca scientifica in Italia.
La consegna delle firme costituisce il primo momento di una campagna di sensibilizzazione e presa di coscienza, un concreto schierarsi a fianco di scienziati, ricercatori, studenti, cittadini e malati oggi abbandonati alle loro sofferenze.
“L’animalismo blocca la ricerca”
Articolo di Gilberto Corbellini ed Elisabetta Dejana pubblicato su Il Sole24Ore – 17 novembre 2013