Sperimentazioni animali, ricercatori della Sapienza sotto attacco
Care Colleghe e Colleghi,
Care Studentesse e Studenti
Il 18 dicembre 2014 Striscia la notizia, utilizzando immagini girate in maniera illegale presso i nostri stabulari, ha mandato in onda un servizio volto a suscitare nella pubblica opinione una campagna di condanna dell’attività scientifica del Laboratorio di Neurofisiologia del Comportamento, presso il Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia del nostro Ateneo, dove io e altri docenti espletiamo la nostra attività scientifica, iniziata nell’ormai lontano 1985.
In risposta all’accusa di crudeltà sugli animali, come atto di assoluta trasparenza della ricerca nei confronti della pubblica opinione, ho diffuso in rete una risposta argomentata, in cui viene mostrato e commentato tutto quello che si fa nei nostri laboratori, grazie a molteplici progetti finanziati dal Miur e dalla Ue, e in base a protocolli sperimentali regolarmente autorizzati dal Ministero della Salute.
Il 23 gennaio 2015, Striscia la notizia è tornata sull’argomento, utilizzando le immagini da noi messe in rete, per sostenere, grazie all’aiuto di uno specialista di “fauna e flora” (!) che le nostre ricerche erano inutili e crudeli, laddove è unanimemente riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale che le nostre ricerche, assieme a quelle condotte in un gruppo ristretto di laboratori internazionali, hanno portato nell’uomo allo sviluppo della brain-computer interface e controllo cerebrale di protesi artificiali in pazienti con paralisi conseguenti a malattie degenerative e vascolari del sistema nervoso, così come altre e simili ricerche hanno portato allo sviluppo della deep brain stimulation nel trattamento del morbo di Parkinson.
Sfruttando le immagini mostrate da Striscia la notizia, il Partito animalista europeo (Pae) ha lanciato una manifestazione nazionale, per il 5 febbraio 2015, davanti al nostro Dipartimento, con il dichiarato intento di “liberare” gli animali con i quali lavoriamo, e assieme alla Lega antivivisezione (Lav) ha comunicato di aver presentato esposto alla Procura della Repubblica di Roma, per aprire un’indagine volta al sequestro degli stessi, e ad aprire un procedimento penale nei miei confronti per maltrattamento degli animali.
Mi rivolgo a voi, poichè convinto che abbiate in mente un Paese guidato dalla ragione, dall’impegno e dallo studio, e non mosso da spinte oscurantiste, come nel caso Stamina, che ben conoscete. E vi chiedo di difendere, con i mezzi che riterrete più opportuni, l’attività scientifica e la dignità di un Dipartimento del nostro Ateneo.
La mattina del 5 febbraio, camice bianco e fiore all’occhiello, io sarò davanti al mio Dipartimento a difendere e riaffermare quell’idea che ha guidato tutti noi a diventare medici e ricercatori.
Roberto Caminiti (Ordinario di Fisiologia Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia, Sapienza Università di Roma)